Giuseppe Oliveri (1862-1938) fu a Valguarnera una delle persone più in vista della sua generazione. Legato alla famiglia Prato, venne all’età di trent’anni eletto consigliere provinciale di Caltanissetta (cui faceva allora capo il paese) e visse da agiato possidente fregiandosi del titolo di commendatore. Nel 1927 pubblicò a proprie spese a Catania un libro di poesie di evidente ispirazione martogliana da cui traiamo tre componimenti che ci sembrano rappresentativi dei principali filoni cui si rifece: quello della satira anticontadina (“Lu viddanu e la luci elettrica”), quello d’amore (“Suonnu”) e quello dell’osservazione disincantata della società e della vita (“Tuttu é minzogna"). Le note sono dello stesso autore.