ARMANDO

Sminuito sempre voi mi avete

e le conseguenze ora ne pagate.

Se aveste dato a me il vostro voto

di tanti privilegi avrei disposto

a cominciare, come spesso mi impegnavo,

dal mare che a Carrapipi avrei portato.

Il Canale al paese esiste già                           

peccato che si ostini a stare asciutto

anche quando il Dio dal ciel ne manda tanta.

Allora mi dicevo: “Perdiana! Un po’ di coerenza!

Un canale senza acqua non si può chiamar canale”

e forte dei progetti già eseguite

mi prefiggevo di imitarne il risultato.

Un canale, come Panama o tipo Suez, (indifferente)

parlandone insieme a tavolino,

libera scelta a voi avrei lasciato.

Magari con le chiuse apri e chiudi

giusto per i pesci far passare,

(il pesce fresco, e ne avete cognizione,

da noi è inammissibile carenza).

Se poi da cosa nasce cosa

anche un cargo poteva transitare

con tante merci per le occorrenze nostre

e il traffico smaltire finalmente.

Oggi vi voglio rammentare

che pure la grande Costa (però non più Concordia),

verrebbe a prelevarci sotto casa,

senza spostarci tra i porti in continente,

per la crociera che ci piace tanto.

Io ovviare a questo avrei voluto,

per restare nella storia che più conta.

Da Catania a Valguarnera

un Canale d’acqua vera,

con pesci a non finire,

che passa nelle buca dritta dritta:

azzurra, spumeggiante e canterina,

felice la immaginavo far l’ingresso.

Ma voi diffidenti e in mala fede,

mai fiducia in me avete avuto.

Eppure è così facile capirlo!

Con un righello da scuola elementare,

davanti a qualsiasi cartina De Agostini

tracciare una riga orizzontale

su cui una profonda trincea realizzare

(e anche un po’ più larga già che c’ero).

In poco più di qualche mese

il mare a Carrapipi avremmo avuto.

e a me bastava, ai posteri in ricordo,

un monumento, a busto intero si capisce,

in oro semplice e modesto

davanti al porticciolo, proprio al centro del Canale,

(pensate che grande figurone avrebbe fatto!)

Infine, per non lasciare  l’opera incompiuta,

una lapide al lato dei miei piedi

fatta solo di semplice granito

per elencare, in bassorilievo,

tutte le mie fulgide virtù:

bellezza, talento, coraggio ed altro ancora,                       

in colonna nell’elenco sconfinato.

Oggi il  mondo intero verrebbe a visitare

il  miracolo del mare a Carrapipi,

trasformando in realtà il mio bel sogno

di portare il gran turismo in quel paese.

Già che ci sono un segreto voglio confessare:

un contatto con l’UNESCO avevo avuto

che sentito in parole chiare il mio disegno

entusiasta aveva detto che,

una volta questa opera finita

avrebbe di sicuro dichiarato:

“ Carrapipi: Patrimonio dell’umanità”

E accipicchia se ci sarei riuscito,

senza la vostra maledetta avversità!

Parola mia d’onore.

Parola di Armando Pian Del Balzo!                 

Cerca in Valguarnera da leggere