IL CARRAPIPANO CHE SI SEPARA DALL' AMICO
“T'ai vist”
IL CARRAPIPANO CHE CONTEMPLA LA LUNA
“Cert ch' s' c' m’ntìss’n’ i taulùna, c' putiss' r’var' macàr' cu a vespa”
IL CARRAPIPANO FILOSOFO
“A vita è na rota... ch' gira”
IL CARRAPIPANO IN FAMIGLIA
“Cunc'ttì, s' drumìu a p’cc'ridda? No, angora c'av’ l'ùwcchj’ a van'dduzza” (a vicoluccio, per i palati fini)
IL CARRAPIPANO ARRAPATO
“...’ìnghia, s' t’ ngàgghj' t' sfunn”
IL CARRAPIPANO ARRAPATO CON DECENNI DI COLTE LETTURE
“Ah! Se ti ingaglio ti sprofondo”
IL CARRAPIPANO ULIVISTA IMPEGNATO IN POLITICA
Osservando Berlusconi in televisione: “...’ìnghia, cert’ ch' chiss sarvat c' l'av'”
MORTE DI UN IGNARO CARRAPIPANO
Quando un uomo col fucile incontra un uomo con la pistola, il carrapipano seduto sullo scalone del Chiano di l'Urmi mentre si lecca beatamente un cono, è un uomo morto, fulminato da una pallottola vagante.
Tutti scappano...tutti corrono...ma.....u B'tord...ch' c'ara p'zzar' u con' ?
"Duc' duc' era e duc' duc' murìu", diranno di lui
TRANQUILLI GENTE....ERA SOLO UN FILM !!!
IL CARRAPIPANO ALL'INGRESSO DEL CINEMA
Cerca di fare il galante salendo le scale: "Si stia accura signurina che quel figlio ri caiòrda di Rocchetti per farsi verere ci ha messo la cira"
IL CARRAPIPANO DECEDUTO (per indigestione)
La vedova inconsolabile piange sulla salma del marito cantandone le virtù con una struggente cantilena:
“...E quann’ 'ntrasiva d' na sta porta pariva na culoooooooonna ... E com’ era bijdd’ quann s' puliziava, cu v’stit’ nuwv’ ch' c' custàu ducìjnt’ m’llaliiiiiiiiiiiiiiiiri ...
E mal'ritt d' quann c' vinn' ntesta d' ir'sinn a babalùc, un caurarùn chjìn' s' n’ mangiaaaaaaaaaau”
IL CARRAPIPANO AL BANCHETTO DI NOZZE DELLA FIGLIA
Prima, a una stretta cerchia di amici vanta la sontuosità del pranzo:
"Sul d' p'trusìn' corch ducìjnt m’llalir' m' ven a custàr ".
Poi, spiritoso e affettuosamente possessivo, si rivolge ad alta voce alla sala dei numerosi commensali:
"Duman' m' n a ir' no pretùr' a denunziar' un furt...M' ruban' a picc'ridda...e c' sun' i test’mùwnj”
La sala esplode in crasse e fragorose risate a bocca piena...
IL CARRAPIPANO AL FUNERALE DELL'AMICO
Incaricato dagli amici di pronunciare il discorso d'addio, all'uscita dalla chiesa sale su di un muretto e attacca:
"Caro Bilonio, sei stato sempre un omm' travagghiatùr', hai campato una famiglia numerosa… Murìst’... futt'tìnn' . Carr'catt'vìll' ngùwdd’ e v’u purtàt !!!”
IL CARRAPIPANO NEL MOMENTO DELL'ORGASMO
Da una casa, un lungo e terrificante urlo squarcia mostruosamente la serenità di una placida notte di primavera:
“Aaaaaaaahhhhuoooooorstttttttrrrrappprrtttt.................”
Dal piano di sopra un manico di scopa batte ripetutamente seguito da
"Ahuuuuuuu ch' mìnchia è stù burdèll’, ca ama drommr'”.
IL CARRAPIPANO CHE PARLA A UN PIAZZESE AL CANALE
Subito arrestato per circonvenzione d'incapace. Condotto alla locale stazione dei carabinieri, viene messo alle strette da un abile e perspicace brigadiere di Castelvetrano, nel corso di un lungo e drammatico interrogatorio all'americana.
Finalmente confessa:
- Bedda matr' br’gadìj c' riss sul d' ir’nìnn a p'gghiar'n un caffè, cascau 'nterra com' un chiazzìs ch' è, s' ficc' ven'r macar' u tr'mulizz u figgh a buttana..
- Quale spiegazione adduci?
- E ch’u sap' brigadìj, fors c' pars ch' av’ra paàr' idd'.
Con solerte efficienza il brigadiere lo rilascia e manda a prelevare il piazzese, nel frattempo riavutosi dopo lo scampato pericolo. Questi viene immediatamente trasportato con una camionetta al confine del territorio comunale ed estromesso. Nel decreto di espulsione consegnatogli dall'appuntato troverà scritto tra l'altro “...indesiderato per avere turbato, con la sua inopportuna presenza, il quieto vivere di una comunità dalle solide e civili convenzioni sociali (chi invita al bar paga!!!)”.
Nel giro di due ore viene prontamente convocato il consiglio comunale in seduta straordinaria per prendere, finalmente dopo secoli di maldestri tentativi di corrompimenti e di perniciose contaminazioni, drastiche decisioni a difesa della integrità morale del "consorzio civile di Valguarnera", superando le ultime resistenze, peraltro sempre state molto deboli su questo tema, di pacifisti e no global.
Il sindaco dell'amministrazione, in diretta con il tg 4, in una sintetica ma eloquente dichiarazione ad un soddisfatto Emilio Fede (noto cacciatore di scoop giornalistici), sentenzia solennemente:
"Quanno ci vuole ci vuole", sostenuto da una folla inferocita di cittadini urlanti all' unisono davanti alle telecamere "Non ne potiamo piuuuuuuuuuuuuù".
Oggi campeggiano in bellavista, sul lato del confine interessato, ampi cartelli con la scritta " HIC SUNT LEONES " proprio quella che indicava, nelle antichissime carte geografiche, l'Africa come terra inesplorata, incivile, barbara, e quindi pericolosa.
I tranquilli abitanti di Valguarnera, che volessero coraggiosamente inoltrarsi in quelle infide contrade, sono ora preventivamente avvertiti !!!