[La nuova commedia di Vittorio Spampinato si ricollega all’Aria del Continente di Nino Martoglio (vedi in questa rubrica) mettendo in scena, qualche anno dopo, gli stessi personaggi (più altri tre di nuovo conio, quali il celebre pittore Armando Santer incaricato di affrescare il duomo del paese in cui si svolge la scena ed il suo segretario prof. Loggiolini). Milla Milord, la carrapipana, non è più però una “sciantosa” di dubbia moralità. Al contrario…]
II ATTO
6 Scena
Armando - (Entra in scena dalla porta sinistra, accompagnata da Milla Milord) Quanto ti fermi?
Milla - (Vestita elegantemente e con espressione dolce e raggiante) Mi fermerò solo per l’inaugurazione del duomo e nell’occasione canterò l’avemaria, e altri brani sacri durante la funzione religiosa che il cardinale e i vescovi celebreranno, grazie di aver esaudito il mio desiderio, te ne sarò sempre grata per tutta la mia esistenza. Hai realizzato un capolavoro che sembra frutto di magia per la sua magnificenza e solo il permesso che mi hai dato di vederlo per prima mi ha reso immensamente felice!
Armando - (Con espressione e tono convincente tenendola per mano) La tua felicità è anche la mia!
Milla - (Con espressione dolce e sensuale, tenendosi per mano) Come sei buono con me, per andare incontro ai miei desideri, hai abbandonato per più di un anno la tua vita, i tuoi amici, le tue comodità, per vivere in un piccolo paese, che ti ha privato di tutto. Hai veramente dimostrato di essere un vero amico! Te ne sarò sempre grata.
Armando - (Con espressione e tono dolce e convincente) Amica mia, il solo esaudire una tua richiesta con la mia arte, mi ha reso la gioia più immensa, più di lavorare per conto di re ed imperatori!
Milla - (Con espressione dolce e carica di sensualità) Così mi lusinghi!
Armando - (Con espressione e tono perplesso) E’ la pura verità. Poi qui frequentando il posto ho appreso molto dei pregi e dei difetti di questa gente. Mi sono immerso in un mondo che non conoscevo, e che mi ha aperto molti orizzonti, che mi ha arricchito e nello stesso momento mi ha fatto molto soffrire. Osservando la meschinità e malvagità di alcuni uomini, che giornalmente si accaniscono contro i loro simili e i più deboli, che è ancora più spietata che nel nostro ceto che ha reso più reali i personaggi che ho ritratto.
Milla - (Con espressione dolce accarezza il suo volto, e lo tiene dolcemente nelle sue mani ) Sei stato sempre un animo così sensibile, per questo la tua arte è così grande, perché riesci a vedere ciò che noi non vediamo, per questo sei da tutti stimato e amato. I nostri comuni amici sperano che ti rechi al più presto a Roma, e a Parigi sentono la tua mancanza.
Armando - Ormai sarà questione di giorni, anche a me mi mancano, come la mia cara Elena, che ogni giorno mi scrive, non vedo l’ora di abbracciarla e stringerla fra le mie braccia, e sposarla. Tutti i giornali e la radio parlano del grande successo che hai avuto nella tua turné in America. E il tuo amato petroliere?
Milla - (Con espressione e tono felice ) Ah siamo follemente innamorati l’uno dell’altro! Mi ha seguito in tutte le turné che ho fatto in vari stati dell’America del nord, perfino nel Brasile e nel Messico, mi ha seguita. Mi ha regalato una grande villa per il nostro fidanzamento, ma io l’ho donata a un sacerdote italiano, perché realizzi una scuola e un centro di assistenza per figli dei nostri immigrati.
Armando - (Le bacia le mani ) Tu ti sei sempre distinta per il tuo animo generoso verso i più deboli. Perché non ti ha accompagnata Fred Mantenga?
Milla - Voleva, ma uno dei suoi giacimenti di petrolio ha preso fuoco ed è stato costretto a rimanere. Ma fra qualche mese mi raggiungerà e ci sposeremo a Venezia e tu sarai testimone, insieme ad Elena e Alfredo.
Armando - (Con espressione felice) Ne sono felice! So che da circa due settimane sei qui in Sicilia e a Palermo hai riscosso un grande successo, tutta la nobiltà e l’aristocrazia e la gente importante palermitana ti ha accolta come una vera regina!
Milla - (Con espressione e tono felice e dolce) Sì, sono stata accolta con tutti gli onori! Ma due cose sono state che veramente mi hanno resa immensamente felice ritornando in Sicilia.
Armando - (Con espressione e tono incuriosito ) Quali?
Milla - (Con espressione dolce e sensuale tenendolo per mano ) Uno, vederti dopo tanto tempo.
Armando - (Gentilmente le bacia la mano) Mi lusinghi molto! e l’altro?
Milla - (Con aria felice) Vedere il mio paese Valguarnera Caropepe mi ha resa immensamente felice!
Armando - (Con espressione e tono pieno di curiosità) Caropepe, che stiano nome! Sicuramente sono i nomi uniti dei fondatori di Valguarnera, Carlo e Peppe, che nel vostro dialetto uniti si traducono Caropepe!
Milla - (Con espressione dolce e sensuale.) No! Molti pensano così ma non lo è.
Armando - (Con espressione e tono pieno di curiosità) Allora da dove deriva questo nome?
Milla - (Con espressione e tono poetico e sensuale si tengono per mano e poi gli gira attorno, con una musica dolce sottofondo.)
Caropepe, è così dolce questo suono,
pien di incantevole magia
come una grande melodia
nel gergo dei cruenti e sapienti saraceni.
“Terra del mio sublime amore”
dai lucenti e profumati orti,
e meravigliosi giardini,
dove fiorivano stupendi fiori,
che felici raccoglievano Venere e le sue ninfe.
Terra del biondo grano,
terra della mia operosa gente,
che vive fiera e prosperosa
con cristiana fede.
Il suo nome é incastonato
nel mio cuore,
e suscita in me una densa emozione
che irradia la mia anima di luce e di calore.
E se pure non ha una grande storia
io appartengo alla sua,
con gioia e onore.
Armando - (Con espressione e tono stupito )Da come hai descritto il tuo paese lo devi amare moltissimo.
Prof. Loggiolini - (Apre la porta sinistra entra in scena) Il pranzo è pronto, venite prima che si raffreddi - (Ed esce di scena dalla porta sinistra, si abbassano le luci.)
Armando - Sì! (Ed escono insieme dalla porta di destra. )